Qual è il termine per impugnare una delibera di condominio?

Il termine per l’impugnazione è di 30 giorni. Ma ci sono delle eccezioni se la raccomandata rimane in giacenza alla posta. Una sentenza della Corte di Cassazione del 2016 disciplina tali casi particolari.

Qual è il termine per impugnare una delibera di condominio?

Un caso tipico riguarda il condomino che, assente ad un’assemblea di condominio, decida di contestarne le decisioni. In questa situazione, bisogna conoscere la normativa per comportarsi correttamente.
Chi non è stato presente all’assemblea ha 30 giorni per impugnare una delibera del condominio.

Da quando decorre il termine dei 30 giorni?

Il termine inizia a decorrere dal giorno in cui riceve dalle mani del postino la raccomandata inviatagli dall’amministratore che contiene il verbale dell’assemblea.
Diverso il caso se, al momento della consegna della posta, il condomino non si trovava in casa. In questo caso, il postino lascia nella cassetta delle lettere l’avviso di giacenza della raccomandata. Il termine di 30 giorni per contestare la delibera del condominio non decorre da quando il postino ha depositato nella buca delle lettere l’avviso di giacenza. Questo per non pregiudicare il diritto del condomino a ricorrere contro una decisione sottraendogli tempo prezioso per affrontare la situazione.

Ma il termine non può neanche ricorrere da quando il privato va a ritirare la raccomandata alla posta. A quel punto, infatti, la facoltà di spostare a piacimento l’inizio del termine sarebbe interamente demandata a quest’ultimo. Cioè avrebbe più tempo a disposizione per presentare il ricorso. A differenza di chi era presente al momento della consegna della raccomandata.

A spazzare via ogni dubbio, è intervenuta la Corte di Cassazione con la sentenza n. 25791/16 del 14 dicembre 2016.  Sulla base  dell’interpretazione della legge 890/82 sulle notifiche a mezzo posta, il termine dei 30 giorni decorre dal giorno in cui il condomino ritira la comunicazione alla posta. Questo se si reca all’ufficio postale nei primi 10 giorni a partire dal momento in cui l’avviso è stato lasciato.
Decorre, invece, dall’undicesimo giorno successivo a quello di ricevimento dell’avviso, se il cittadino ritira la raccomandata dopo il decimo giorno.

Tale prassi vuole configurarsi come il giusto compromesso tra il diritto del condomino di avere tempo sufficiente per impugnare una delibera e la tutela del condominio, che non può rimanere per troppo tempo bloccato nell’adempimento delle sue decisioni, soprattutto quando si renda necessaria l’attuazione urgente di qualche delibera.  

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1 Febbraio 2017