In realtà appaltare le pulizie condominiali e altri servizi ordinari non significa per il condominio scrollarsi di dosso obblighi e doveri. Infatti, anche con un contratto d’appalto, l’amministratore di condominio rimane il datore di lavoro committente, un ruolo non privo di incombenze. E anche la valutazione dei costi non è così scontata. Non è detto che sfruttare l’opzione dell’appalto corrisponda automaticamente ad un risparmio rispetto alla scelta dell’assunzione diretta.
Analizziamo più nel dettaglio quali sono le differenze tra assunzione diretta e appalto del servizio.
Il contratto di assunzione consente di scegliere il lavoratore e di metterne alla prova la professionalità con un periodo di prova. Il contratto di appalto, invece, non permette di scegliere il lavoratore preposto ma solo l’azienda di servizi. Di cui, in ogni caso, sarà bene verificare prima che sia in regola con l’iscrizione alla Camera di Commercio e che rispetti tutti i requisiti richiesti.
Un’altra distinzione fondamentale riguarda poi la gestione del lavoro: chi si avvale del contratto subordinato ha dalla sua i poteri direttivi e disciplinari tipici del datore di lavoro. Se, invece, lo svolgimento dei lavori è affidato a una ditta esterna, è quest’ultima a conservare una certa autonomia nei confronti del committente. Anche se l’amministratore può sempre far valere le proprie ragioni nel caso di lavori eseguiti male o non conformi a quanto previsto dal contratto.
Non è un’opzione praticabile, invece, quella che prevede le pulizie condominiali fatte dai condomini. Così come i lavori di manutenzione di giardini, impianti o altre componenti delle parti comuni. Soprattutto se tali prestazioni vengono offerte dai condomini su base volontaria, senza che sia previsto un compenso oppure al posto del pagamento delle rate condominiali. Nessuna di queste opzioni è praticabile su base legale. Questo perché si tratta di prestazioni di lavoro a tutti gli effetti che richiedono sempre una retribuzione. Altrimenti, in caso di controlli, o qualora si verificassero degli infortuni, verrebbero trattate come lavoro in nero e punite con multe anche piuttosto salate, tanto per il lavoratore, tanto per il condominio/datore di lavoro.
E per quanto riguarda i costi? L’idea che preferire un contratto di appalto per la pulizia delle scale in condominio e per altri servizi di manutenzione ordinaria significhi automaticamente risparmiare sulle spese è sbagliata. Infatti, quando si sceglie di appaltare ad un’azienda bisogna escludere le ditte che praticano prezzi troppo stracciati. Vorrebbe dire che offrono un servizio non all’altezza, oppure che si affidano a lavoratori sottopagati.
E qui viene sfatata l’idea che appaltare corrisponda a risparmiare perché un appalto ha necessariamente un costo superiore dal momento che deve comprendere non solo il compenso medio orario del personale, ma anche quello dovuto all’azienda che fornisce il servizio.
Sei interessato alla realizzazione di un sito condominiale? Contattaci per maggiori informazioni!
1 Novembre 2017