Decesso del condomino moroso, come districarsi tra obblighi e procedure

Come si deve comportare l’amministratore in caso di decesso di un condomino moroso? A chi spetta il pagamento delle spese condominiali. Cosa prescrive la legge in questi casi.

Decesso del condomino moroso, come districarsi tra obblighi e procedure

Nel caso in cui si verifichi il decesso di un condomino moroso, a chi spetta il pagamento delle spese condominiali? Esiste l’obbligo di comunicare la notizia del decesso? Come si deve comportare l’amministratore?

Innanzi tutto, l’amministratore di condominio deve adoperarsi per venire a conoscenza dei soggetti che sono subentrati al defunto. Ciò è essenziale sia per la corretta gestione dell’anagrafe condominiale, sia per l’invio delle comunicazioni relative alla convocazione dell’assemblea.

Per quanto riguarda le spese condominiali inevase dal condomino moroso, queste vengono trasferite agli eredi, cui spetta l’onere del pagamento.

Se non ci sono eredi o se questi rinunciano all’eredità, occorre instaurare un giudizio per la nomina di un curatore dell’eredità.

Nel momento in cui si verifica il decesso, dev’essere cura degli eredi comunicare la notizia della morte del condomino. E l’avvenuta successione.

E se questi ultimi non forniscono comunicazione all’amministratore? In questo caso, se egli è già a conoscenza dell’avvenuto decesso, non può limitarsi ad attendere, ma deve attivarsi concretamente per reperire i dati identificativi del nuovo proprietario.

L’amministratore, infatti, è tenuto a tenere un registro che riporti tutte le generalità dei proprietari, dei titolari di diritti reali (in caso di usufrutto), dei titolari di diritti personali di godimento. Tali dati includono: il codice fiscale, la residenza, i dati catastali delle unità immobiliari. Se tali dati subiscono delle variazioni è necessario che queste vengano comunicate per consentire all’amministratore di aggiornare il registro.

L’amministratore, tuttavia, non può aspettarsi che tali comunicazioni arrivino spontaneamente. In caso di omissione e di comunicazioni mancanti, deve richiedere l’invio delle informazioni necessarie.

Soprattutto al momento di convocare l’assemblea, il titolare dell’amministrazione condominiale deve conoscere l’identità dell’erede o degli eredi del condomino defunto. La mancata convocazione all’assemblea di tutti gli aventi diritto, infatti, costituisce motivo di annullabilità delle delibere assembleari.

Per questo motivo, l’amministratore deve compiere tutte le ricerche necessarie a identificare gli eredi. Solo dopo una serie di ricerche infruttuose, può limitarsi a inviare le comunicazioni a tutti gli eredi nell’ultimo domicilio noto del defunto.  

Hai bisogno di fonti per approfondire la notizia? Contattaci!

21 Giugno 2017