L’ambito che stiamo considerando riguarda le spese legali stragiudiziali, ovvero quelle relative ai casi in cui è stato necessario per la compagine condominiale rivolgersi ad un avvocato per il recupero dei crediti. In questi casi, il condominio ha sempre il diritto di pretendere dal condomino moroso il pagamento delle spese sostenute?
Non esiste una risposta univoca a questa domanda. Il codice civile non prevede esplicitamente la norma secondo cui le spese legali sostenute dal creditore debbano essere saldate dal debitore. Eppure, non è sbagliato affermare che il condominio ha diritto ad ottenere il rimborso delle spese legali da parte del condomino moroso.
La giurisprudenza, infatti, quando è stata chiamata a pronunciarsi sulla questione, ha ritenuto legittimo che le spese legali sostenute dal condominio per recuperare gli indennizzi vengano risarcite in quanto necessarie. Parliamo, cioè, di tutti quei casi in cui il recupero delle quote condominiali non pagate ha richiesto l’intervento di un giudice.
Se, tuttavia, la controparte si rifiuta di saldare le spese legali, per ottenerle, il condominio è costretto a fargli causa.
Occorre, infatti, precisare che l’addebito delle spese stabilito tramite delibera condominiale è nullo in mancanza di una sentenza che lo stabilisca. La liquidazione, cioè, dev’essere giudiziale. Non si parla di autoliquidazione di spese stragiudiziali da parte del condominio, ma di spese liquidate dal giudice.
In conclusione, quando un amministratore ottiene un decreto ingiuntivo nei confronti di un condomino moroso, può addebitare a quest’ultimo le spese legali liquidate. Se, invece, le spese legali sostenute in fase stragiudiziale non sono state stabilite da un provvedimento giudiziale, non se ne può pretendere il pagamento da parte del condomino moroso.
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27 Dicembre 2017