La caduta dalle scale in condominio è oggetto di risarcimento? Chi è tenuto a rispondere delle lesioni riportate?
Il caso è tornato di attualità di recente, con la sentenza n.23727 della terza sezione civile della Corte di Cassazione.
Gli ermellini hanno stabilito che, per le lesioni provocate dalla caduta dalle scale del condominio sono responsabili (ex art. 2051 c.c.) sia l’amministratore che il condominio.
La decisione della Cassazione ha accolto il ricorso di una donna che, appena uscita dalla sua abitazione, era scivolata sulle scale, momentaneamente bagnate a causa dei lavori di pulizia.
La condomina aveva chiesto di essere risarcita sia dall’amministratore, in qualità di custode, sia dal condominio. Il tribunale aveva però rigettato la sua domanda.
Una decisione che era stata poi rovesciata in appello, con il riconoscimento della pericolosità della cosa custodita, anche se provocata da un agente esterno.
Infine, è arrivata la conferma della Corte di Cassazione, che ha ribadito l’onere del risarcimento spettante all’amministratore e al condominio.
Tuttavia, in altri casi simili, la giurisprudenza non ha riconosciuto la legittimità del risarcimento.
Nelle situazioni di scale condominiali scivolose a causa di infiltrazioni di acqua piovana o perché oggetto di pulizie, è stato spesso ritenuto che, dato lo stato visibile delle gradinate, i danneggiati avessero deciso di percorrerle ugualmente consapevoli del rischio a cui potevano andare incontro.
Lo stesso tipo di pericolosità si può verificare in caso di presenza di gradini rotti o sconnessi. Addirittura, in situazioni del genere, se il danno persiste da tempo, il risarcimento non viene riconosciuto ai fruitori abituali delle scale condominiali, ma solo a chi si reca nell’edificio in questione di rado oppure per la prima volta.
Diversa la situazione di danneggiamenti improvvisi o non visibili. In questo caso il condominio viene ritenuto responsabile.
Hai bisogno di fonti per approfondire la notizia? Contattaci!
21 Aprile 2017